Nei primi del 1900 l’oratorio, sede della confraternita, cadeva a pezzi tanto che l’amministrazione comunale discuteva di trasformarlo in teatrino pubblico. Il Sac. Ciro Romeo e confrati ottennero dell’autorità competente, con atto pubblico del 10 febbraio 1910, il distrutto oratorio allo scopo di rettificarlo.Con non indifferenti sacrifici l’oratorio venne riedificato dai confrati e con le offerte degli emigrati in America.
Dal 1990, vedendo che l’oratorio stava per ricadere a pezzi, i confrati attuali iniziarono a sollecitare l’amministrazione Comunale, la Provincia Regionale di Palermo, la Regione Sicilia e la sovrintendenza regionale ai Beni Culturali per una ulteriore ristrutturazione, ma con esito negativo. Solo nel 2004 si è avuto un riscontro positivo. Approvata la ristrutturazione e indetta una gara d'appalto, il 10 Novembre del 2004 la ditta SO.VA.CO. Srl di Palermo si è aggiudicata i lavori.
Dopo più di un anno, il 02 febbraio 2006 alla presenza del Superiore Filippo Montalbano, del Vice Superiore Claudio Pesco, del Secondo Congiunto Antonino Pernice, del Segretario Ciro Rosario Pernice, del Parroco Salvatore La Sala, dell’architetto Fedele Fulvio Pulizzotto, dell’architetto comunale Giuseppe Muratore, dell’architetto comunale Sciortino, dell’architetto della sovrintendenza ai Beni Culturali Dott.ssa Carmela Burgio e dell’impresario della ditta sopra citata Sig. Sottile, l’oratorio totalmente ristrutturato veniva riconsegnato alla confraternita.